Il “Core stability”

A cura del Prof Gaetano Napoli (Preparatore atletico Panormus).

Dall’inglese “centro” o “nucleo di un qualcosa”  è il fulcro di ogni movimento sia dal punto di vista fisico, che strutturale, e comprende:

  • ADDOME;
  • RACHIDE;
  • MUSCOLI PROSSIMALI DEGLI ARTI INFERIORI.

Da qui nasce il “Core Stability”, in altre parole la capacità del soggetto di saper controllare qualsiasi movimento nello spazio.

Il core stability richiede il controllo del movimento del tronco su tutte e tre i piani.

Alcuni muscoli sono attivati in schemi che sono differenti dalla loro primaria funzione; infatti, si parla di stabilità prossimale e motilità distale, poiché ci sono muscoli attivatori e muscoli stabilizzatori degli arti:

  1. Muscoli primi attivatori degli arti (Gran Dorsale, Gran Pettorale, Ischiocrurali,Quadricipite Femorale, Ileo-Psoas);
  2. Muscoli stabilizzatori degli arti (Trapezio, Quadrato dei Lombi, Retto dell’addome, Glutei, Grande Adduttore, Tensore della fascia lata).

L’unione di questi due gruppi muscolari forma il “CORE”.

In seno ad esso distinguiamo 3 differenti caratteristiche del CORE:

  • I muscoli dell’articolazione dell’anca, della scapolo-omerale e i muscoli anteriori e posteriori del pavimento pelvico e del bacino;
  • La fascia toraco lombare (muscoli superficiali e profondi, compreso anche l’addome);
  • La pressione intra-addominale.

Il core ha la funzione di dare stabilità al tronco, mantenere la neutralità della colonna vertebrale e controllare le forze di taglio sul rachide.

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