L’alimentazione di un calciatore (parte 6)
A cura di Simone Di Termini (Laureato in Scienze Motorie, Preparatore Atletico e Istruttore Sportivo).
4) L’alimentazione per la pratica sportiva
Un soggetto che pratica costantemente sport (e soprattutto chi svolge un’attività sportiva a livello agonistico) è importante che si alimenti in maniera differente in base ai periodi, ben distinti, della sua “vita da sportivo”. I periodi della vita del soggetto che svolge uno sport, possono essere suddivisi in: periodo di allenamento, periodo pre-gara, cioè quello antecedente ad un impegno sportivo, periodo di gara, cioè quello durante il quale si svolge una competizione sportiva, e periodo post-gara, cioè quello successivo ad un impegno sportivo. A tali periodi corrispondo altrettanti tipi di alimentazione. Questo comporta la considerazione di una grande quantità di notizie che riguardano il soggetto sportivo in questione, anche in vista del fatto che tutti i regimi dietetici, per conferire il massimo del loro potere qualitativo, devono essere adattati in modo molto preciso a ciascun individuo.
Per stabilire questo regime individuale, innanzitutto è essenziale verificare, attraverso esami medici, la presenza di eventuali elementi patologici che potrebbero essere alla base di una riduzione di forma di un atleta. Se sono presenti delle patologie particolari, sarà necessario seguire un tipo di dieta mirata al problema da risolvere prima di progettare un trattamento dietologico piuttosto particolare come quello rappresentato per un soggetto sportivo. In ogni caso bisognerà sempre rispettare la nozione di appetito (siccome mangiare oltre il proprio appetito può causare disturbi digestivi), di accettabilità (che dipende dalle abitudini alimentari e dai gusti individuali della persona) e di quantità: la razione dell’atleta verrà stabilita in stretta funzione del proprio bisogno quantitativo e qualitativo. Altra cosa essenziale, è che bisogna sempre tenere conto delle caratteristiche fisiche individuali (sesso, peso dell’atleta, ecc…).
L’alimentazione durante il periodo di allenamento
E’ fondamentale non modificare bruscamente la dieta quando cominciamo a sottoporre un soggetto ad un periodo di allenamento; semmai la nuova dieta dovrà, da un punto di vista quantitativo, essere adattata progressivamente ai bisogni nutrizionali modificati dall’incremento del lavoro muscolare, permanendo sempre lo stesso equilibrio qualitativo che caratterizza l’alimentazione durante il periodo di riposo. Quindi bisogna: adattare l’apporto calorico, aumentandolo in base al volume e all’intensità degli allenamenti; tenere sempre conto dei LARN (“Livelli di assunzione giornalieri raccomandati di nutrienti per la popolazione italiana”) in modo da distribuire correttamente i vari nutrienti durante la giornata, cercando di rispettare il rapporto 55-15-30 (55% dell’energia dai carboidrati, 15% dalle proteine, 30% dei lipidi).