LA DIFESA DELLA PORTA NELLA CATEGORIA PULCINI: PROGRESSIONE DIDATTICA (PARTE 1)
A cura di Federico Fumagalli
Introduzione
Personalmente, credo che la “difesa della porta” sia uno dei concetti più importanti nel calcio e che spesso venga sottovalutato.
Nei primissimi anni dell’attività di base, quindi nella categoria dei Piccoli Amici, è assolutamente inadeguato insegnare la tecnica della “difesa della porta” anche perché durante la partita il loro unico obiettivo è quello di avere sempre la palla. Nella categoria dei pulcini deve essere solamente introdotta, quindi essere trasmessa in maniera indiretta: l’istruttore deve insegnare ai ragazzi come non farsi superare dall’avversario e recuperare il pallone per passare alla fase di possesso palla quindi per difendere se stesso ed i compagni.
Infine, nella categoria degli esordienti è importante insegnare a difendersi in gruppo e collaborare col proprio portiere per difendere la porta.
Nell’attività di base è comprensibile che l’argomento venga sottovalutato per i seguenti motivi:
– l’istruttore deve far provare ai ragazzi tutti i ruoli,
– l’istruttore deve dare la possibilità ai ragazzi di allenarsi sempre col pallone e di sfruttare la fantasia di ognuno in fase di possesso palla,
– l’istruttore si deve dedicare maggiormente allo sviluppo delle capacità tecniche dell’individuo.
Dopo l’attività di base, arrivando fino al calcio professionistico, non è più così comprensibile la sufficienza con la quale si affronta questa fase di gioco o la poca importanza che si attribuisce ai ruoli difensivi.
Infatti, è più difficile ricordare una situazione di gioco dove ci si è difesi bene, si sia recuperato palla o più comunemente ci sia stata una bella parata del portiere; forse viene data troppa importanza ai gesti tecnici in fase di possesso palla o più semplicemente al goal.